Cesare Tallone
Biografia
di Gigliola Tallone
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La nomina a Carrara, l'insegnamento, attività e note salienti dal 1884 al 1891
-INTRODUZIONE
-LA GIOVENTU'

-L'ISCRIZIONE A BRERA
-LA FAMIGLIA ARTISTICA
-I PRIMI RICONOSCIMENTI
-ESPOSIZIONE DI ROMA E GLI INIZI DELLA CARRIERA
-LA NOMINA A CARRARA, L'INSEGNAMENTO, ATTIVITA' E NOTE SALIENTI DAL 1884 AL 1891
-CESARE TALLONE E L’ALLIEVO GIUSEPPE PELLIZZA DA VOLPEDO
-ATTIVITA’ E NOTE SALIENTI DAL 1891 AL 1898
-LA NOMINA A BRERA E INCARICHI ACCADEMICI
-MILANO E GLI ALLIEVI FUTURISTI
-LA FAMIGLIA , GLI AMICI E LA MAISON RUSTIQUE
-LA MOGLIE ELEONORA TANGO TALLONE
-ATTIVITA’ DAL 1900 AL 1919 PREMI, INCARICHI ACCADEMICI E NOTE SALIENTI
-EREDITA’ SPIRITUALE DI CESARE TALLONE - LA CRITICA POSTUMA
-I FIGLI
-ARCHIVIO TALLONE

Nel 1884 alla morte di Enrico Scuri, all’Accademia Carrara di Bergamo si apre il concorso per la Cattedra di Pittura.
Tra gli altri concorrenti vi sono Gaetano Previati, Luigi Galizzi, Vespasiano Bignami, Ponziano Loverini, Filippo Carcano e, tra i meno noti, Giuseppe Tango, fratello minore di Vincenzo, che sarà suocero di Tallone.
Cesare Tallone vince il concorso alla Cattedra di Pittura della Carrara , nominato professore all’unanimita’ dalla Commisaria.
Il trentenne Cesare Tallone viene acclamato come un liberatore dagli allievi della Carrara. Alcuni studenti piu’ scalmanati arrivano ad imbrattare i cartoni preparatori dello Scuri , il cui nome si prestava al motto “abbasso l’oscurantismo”.
Segui’ un processo, in cui Tallone prese le parti degli studenti , cercando di minimizzare la portata delo scandalo a ragazzate e alla constatazione che i cartoni erano gia’ deteriorati e assunse la responsabilita’ della disciplina dei suoi alunni.
Cosi’ inizia la lunga carriera di docente, quasi un quarantennio , in cui ebbe piu’ di 600 allievi, se si considerano i 380 circa della scuola libera del nudo a Brera, frequentata anche da alcuni allievi regolari della scuola speciale di Tallone, talvolta già terminato il corso di studi ( più di 250 regolari nel ventennio che frequentano 1 anno di scuola obbligatoria del nudo e due anni di scuola speciale di pittura) e da liberi iscritti, attratti dalla fama di Tallone; i 130 circa in 14 anni d’insegnamento alla Carrara; gli allievi del suo studio privato alla Carrara (Pellizza da Volpedo, Edoardo Berta, Clara Muller…) e a Brera ( Amalia Pirovano, Emma Nessi…e molte allieve che dovevano sottostare a limitazioni per regolamento e a cui era vietato lo studio coi compagni maschi e la copia del nudo da modello); gli allievi degli studi privati a Milano. (Paolo Candiani, Marussita Valero…).
Apportera’ a Carrara un cambiamento radicale, in sintonia con Brera che era il suo riferimento, aprendo agli allievi le varie classi senza rigide regole, avviandoli alle copia dal vero , invitandoli ad osservare gli artisti contemporanei.
Con i suoi allievi si reca in visita ad importanti esposizioni e li conduce a dipingere paesaggi nei dintorni di Bergamo.
Per il suo anticonformismo e tedio per la burocrazia, si rifiutò di adeguarsi a norme accademiche.
Sia a Carrara che a Brera non accettò mai di stendere le relazione annuali sul rendimento dei suoi allievi.
Poichè all’Accademia Carrara non erano ammesse le donne, Tallone aprirà la sua scuola femminile privata (nel 1897) in un'ala di Palazzo Suardi, dove abita.

Durante tutto il periodo di permenza alla Carrara, continua la sua attività espositiva e non abbandona mai i contatti con Milano, la sua citta’ prediletta, come del resto continuano le frequentazioni con Roma e Torino.

Nel 1887 circa esegue il Ritratto della sorella “Ritratto della sorella Linda Maria” (G.Tallone, Cesare Tallone, Electa 2005, p.9) e nello stesso periodo, il ritratto del fidanzato, l’Ingegnere Guglielmo Davolgio che sarà suo marito a Bergamo nel 1890. Il Ritratto dell’ingegner Guglielmo Davoglio (G.Tallone, Cesare Tallone, Electa 2005,p.97) sarà inviato da Tallone all’Esposizione Nazionale Artistica di Venezia del 1887.


Gia’ nel 1884 a Brera è candidato al premio Principe Umberto.

nel 1886 è presente alla Prima Esposizione della Societa’ Permanente e all’esposizione di Brera con piu’ ritratti.

Alla mostra dei Belle Arti a Venezia del 1887 espone: Il Beone, Ritratto del
colonnello Vittore Tasca, Ritratto dell'Ingegner Davoglio e Ritratto del
signor Anadone.

Pellizza da Volpedo, suo futuro allievo, recatosi a visitare la mostra di Venezia, annota “Ho visto un nuovo ritratto del Tallone, grande al vero e seduto come il solito. Quanto a forza di luce credo non si possa andare più in la’..”

Nell’87 espone a Brera.

Nell’88 Tallone e’ tra gli artisti espositori alla mostra di Brera.

Il 18 aprile 1888 sposa a Roma Eleonora Tango.

- Nel mese di gennaio del 1889 nasce la primogenita Irene.

Cesare ed Eleonora fanno eseguire lavori di restauro all’antica casa di Alpignano, vicino a Torino, che la moglie ha avuto in dote dalla madre.

Tallone partecipa al concorso dell’Accademia Albertina a Torino
per la cattedra di pittura vacante. Con lui ci saranno Giacomo Grosso, Lorenzo Delleani, Mose’ Bianchi e Pier Celestino Gilardi, che vincera’. La ragione dell’idea di spostarsi a Torino nasce sia dalla comodita’ per la moglie di avere il conforto di alcuni suoi parenti che dal desiderio del pittore di trovare un ambiente artistico meno provinciale di quello bergamasco.

Sempre nell’89 Tallone e’ invitato a Monza da S.M. la Regina Margherita per eseguire un suo ritratto, in costume di alpinista, dono della Regina al conte Peccoz, di cui era stata ospite nella tenuta di Gressoney.

Nel 1889 Tallone partecipa all’Esposizione Universale di Parigi con “Il bevitore”.

La Regina sara’ cosi’ soddisfatta del primo ritratto da commmissionare a Tallone il secondo
, in vesti ufficiali, che sara’terminato a Roma tra aprile e maggio del 1890 e donato alla Duchessa di Genova, ora al Castello di Aglie’.
“Ritratto della Regina Margherita”.(G.Tallone, Cesare Tallone, Electa
2005, p. 100).
In questo anno si reca in gita a Savona, come fara’ altre volte d’estate, luogo che ha sempre nel cuore per i ricordi di gioventu’, dove dipinge all’aria aperta per riposarsi delle fatiche degli impegni per le numerose commissione di ritratti.
In Val Borlezza, ora a Villa Michetti, ripete a fresco e in grande il paesaggio “Stalla Pantina”.(G.Tallone, Cesare Tallone, Electa 2005, p. 27).
Nel ’90 esegue il ritratto della figlia adottiva di Hayez, Angelina Rossi Hayez, ed esegue altri ritratti.

-nel 1890 nasce Antonio, spirato alla nascita.

Poco dopo il matrimonio, la moglie Eleonora accoglie Paola Bellati con i due figli, di cui non conosceva l’esistenza. Naturalmente perdona il marito e accoglie Enea e Maria. La piccola Maria muore nel mese di Agosto del 1894 ed Enea si reca con la madre in Svizzera, dove portera’ a termine gli studi al Politecnico di Zurigo.
A Parigi, Enea Tallone collabora alla ricostruzione dell’Arco di Trionfo.
Affermatosi come valente architetto ,amico del Troubetzkoy, che lo ritrae in una scultura,tornera’ in Canton Ticino, dove progetta molti palazzi e ville a Locarno, Ginevra, Lugano, Bellinzona.
Sensibile disegnatore, protagonista dell’ambiente culturale della teosofica Locarno, chiamo’ negli anni venti il fratello Guido, cui diede il suo appoggio in quegli anni difficili del dopoguerra italiano. Manterra’sempre stretti legami affettivi con Cesare, Eleonora e i loro figli.

Nel 1891 Cesare Tallone diviene Socio Onorario dell’Accademia di Brera e si reca con i suoi allievi all’inaugurazione della prima Triennale di Brera.
Sara’ l’anno dell’affermazione ufficiale della pittura divisionista, molti suoi colleghi ed amici sono presenti, Segantini, Morbelli, Previati …
Alla prima Triennale arrivano i primi riconoscimenti della critica per il suo allievo Pellizza da Volpedo che ha appena terminato la scuola di Tallone a Carrara.Tallone non partecipa, per i troppi impegni, ma si reca con dieci suoi allievi e tale era l’affetto e la stima per Pellizza che non avrebbe potuto mancare.
Nei due ritratti il Pellizza, “Ritratto di mio papa’” e “Ritratto di mia mamma” , dimostra chiaramente la lezione del maestro: la figura a grandezza reale, le ampie stesure di colore che suggeriscono geometrie prospettiche, il fondo schiarito che apprende da Tallone, che impone ai volumi compatti maggior verismo.
Qui il giovane e straordinario artista gia’ accenna alla separazione dei colori, pur non ancora puri, denotando quanto l’insegnamento di Tallone sia gia’ compiutamente assorbito e fatto suo, secondo il proprio talento e inclinazione.